21 Mar 2013

Alfredo Golino batterista di considerevole talento che, grazie alla sua professionalità, è sempre in grado di dare alla musica il meglio terrà, domenica 24 marzo 2013, dalle ore 17, presso “l’Auditorium della Chiesa S. Andrea Apostolo”, in Corso Europa Unita ad Andria, un seminario per musicisti ed estimatori.

L’evento, organizzato da Drum Master Class (infoline 3451155907 o 3891662540) e patrocinata dall’assessorato alle Politiche Giovanili della Città di Andria e che prevede seminari tenuti dai più grandi batteristi a livello europeo e mondiale, coinvolgerà l’intera Puglia.

Grazie all’interessamento dell’Assessore alle Politiche Giovanili, dott. Giuseppe Chieppa, l’iniziativa ha raccolto l’adesione della città di Andria comprendendone la portata che lo pone sicuramente ai più alti livelli culturali.

Alfredo Golino è un artista dalle molte sfaccettature e che, alla musica si è sempre avvicinato con curiosità, umiltà e apertura mentale e, questa attitudine positiva gli ha garantito il rispetto e l’ammirazione di chi ha lavorato con lui, tra questi: Mina, Vasco Rossi, Raf, Pino Daniele, Renato Zero, Laura Pausini, Andrea Bocelli, Adriano Celentano, Zucchero Sugar Fornaciari, Tina Turner, Joe Cocker, Bob Minzer, Phil Woods, Dizzy Gillespie, Kenny Clark, Enrico Rava, Franco D’Andrea e molti altri.

Il suo talento e l’incredibile entusiasmo ne fanno anche un eccellente insegnante, in grado di trasmettere il suo vasto bagaglio di esperienze ai musicisti più giovani aiutandoli a affrontare il loro futuro nella musica, sia a livello professionale che emotivo.

20 Mar 2013

Mz Dee Logwood, cantante di notevole carisma ed esperienza, accompagnata da Maurizio Pugno, eclettico musicista del panorama blues europeo, Alberto Marsico e Gio Rossi salgono sul palco di Enoteca del Jazz a Molfetta Sabato 23 marzo 2013 alle ore 20.30 (unica data in Puglia). Nata a Oakland in California con il nome di Dejuana R. Lookwood in arte Mz. Dee, è cresciuta musicalmente nella Baia di San Francisco tra Gospel e R&B comincia a esibirsi come Little Dee per il vicinato_ cantando canzoni popolari. Influenzata artisticamente da sua madre Rochon Hemmans, una delle migliori organiste e arrangiatrici Californiane per quanto concerne il Gospel, finirà nei 15 anni successivi a collaborare con diverse personalità della scena americana tra le quali Ruth Brown, e incidendo il suo primo album, Real Woman, Real Soul, nel 2005 ed effettuando numerosi tour mondiali che l’hanno vista ospite nei migliori festival Jazz & Blues del mondo, comprese tre edizioni di Umbria Jazz.

15 Mar 2013

Caterina Palazzi, giovane contrabbassista romana che insieme con il suo quartetto si sta affermando sulla scena jazzistica italiana e francese.

L’ensemble formato da Danielle Di Majo (sax alto) Giacomo Ancillotto (chitarra) Maurizio Chiavaro (batteria) e guidato dalla giovane contrabbassista, nasce a Roma nel 2007 dando vita al CATERINA PALAZZI QUARTET.

I musicisti della band provengono tutti da esperienze artistiche simili, che spaziano dal rock alla musica del novecento, dal jazz al alla musica sperimentale. La condivisione per il jazz e per l’improvvisazione sembra essere l’ambito espressivo giusto attraverso il quale il gruppo costruisce sonorità autentiche e coinvolgenti. I brani originali, composti da Caterina Palazzi, hanno sonorità vicine al jazz mediterraneo e nord-europeo, senza disdegnare un’influenza rock.

Caterina Palazzi è stata recentemente ospitata su Radio Tre per la trasmissione Il Dottor Djembè (Djambè), e ha suonato con Stefano Bollani e il sassofonista Mirko Guerrini una sua composizione dall’album Sudoku Killer, che è il primo lavoro discografico con l’etichetta italiana Zone di Musica uscito a febbraio 2010, cui è seguito un tour di oltre 100 date in tutta Italia è tutt’ora in atto e viene riproposto in puglia:

il 13 marzo presso Garage Sound di Bari

il 14 marzo al New Magazine di Massafra

il 15 marzo allo Zei di Lecce

il 16 marzo al VDP di Monopoli.

In occasione del JAZZIT AWARD 2010 Caterina Palazzi è stata votata come migliore compositrice italiana, il disco SUDOKU KILLER è stato nominato secondo miglior album italiano e il Caterina Palazzi Quartet quarta miglior formazione italiana. Inoltre sul TOP JAZZ 2010 è stata segnalata tra i migliori nuovi talenti.

11 Mar 2013

Lorem ipsum è il nome del progetto di sperimentazione artistica e riflessione sui mezzi della comunicazione collettiva e sull’uso dei nuovi media nelle arti visive che il 25 febbraio 2013 ha preso ilvia nella città di Bari.

L’idea è degli artisti Marco Testini e Teresa Romano a cura di Giuliana Schiavone ed è stata promossa con il Patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Bari, in collaborazione con F.project Fiorito Foto Film, e con la partnership della Galleria Formaquattro.

Il 25 febbraio scorso nella medesima città, è stata affissa la stampa su un impianto pubblicitario nei pressi di via Postiglione mentre il 27, la Galleria Formaquattro di Bari ha ospitato una mostra collaterale degli artisti, in cui sono esposti anche i materiali di documentazione dell’evento.  L’evento collaterale è la prima collaborazione attiva del Circuito Formaquattro con l’Accademia delle Belle Arti.

Lorem Ipsum è la premessa che ha spinto gli artisti Marco Testini e Teresa Romano a realizzare un progetto artistico dalla natura interattiva e dinamica, che si configura come operazione di arte pubblica e ricerca sperimentale sul rischio dell’incomunicabilità che sottende a ogni processo comunicativo.

In questo progetto plurilinguistico, nato dalla combinazione di nuovi media e arti visive, il momento di affissione del manifesto, con successiva fruizione dei video contenuti all’interno dei QR-code sovrapposti ai volti dei due artisti raffigurati, è stato affiancato da una fase di documentazione fotografica dei vari step che anticipano e seguono la sua realizzazione.

Uno spazio pubblicitario può così subire non solo una ridefinizione estetica, ma trasformarsi in luogo del racconto della storia collettiva, un’area di spontaneo e inconsapevole scambio relazionale, in cui l’immagine trova la sua estensione non solo temporale ma anche sociale nel suo incontro col tessuto urbano e con la sua componente antropica.

 Compongono il progetto Lorem Ipsum un manifesto di 6m x 3m e due QR-code leggibili attraverso apposito dispositivo. Le immagini costituiscono un primo livello di lettura su cui vanno a innestarsi, in seguito, i dati contenuti nei codici criptati: due video in cui gli artisti, neutrali testimoni o fautori di una simulazione comunicativa (?), decantano il celebre testo ciceroniano in un asettico ed essenziale tentativo di liberare da ogni artificio il processo comunicativo, svincolandolo da qualsiasi associazione con una precisa dimensione identitaria ed emotiva. Tale espediente, in cui anche pronuncia dei versi è volutamente errata, manifesta i rischi legati a ogni convenzione culturale che considera come inalterabile e assolutamente reale ogni prodotto della comunicazione e dei suoi elementi segnici e noetici.

Lorem ipsum è in fondo una realtà linguistica alterata e aleatoria, nata dallo smembramento della costruzione non solo sintattica ma del senso originario del testo. Se ascoltassimo per la prima volta i suoni riprodotti dalle voci di Testini e Romano, la nostra mente riuscirebbe gradualmente a riconoscere che si tratta di lingua latina, e in seguito, rovistando nella memoria individuale, potremmo quasi cogliere parvenze frammentarie quanto illusorie di concetti verosimili o già noti. Ma la nostra capacità di comprensione resterebbe lì, nell’epoché cognitiva che fa parte della natura ambigua della comunicazione e della profonda arbitrarietà che domina ogni atto espressivo, come a lungo asserito dal celebre linguista De Saussure. L’interferenza umana, nel caso di Lorem Ipsum, ha deviato il senso stabilito dall’autore classico, al punto che non vi è più un significato univoco, né una sua composizione verbale che funzioni come veicolo formale di concetti condivisi e pertanto condivisibili.

L’affermazione di partenza è stata capovolta sino a divenire interrogativo su cosa significhi, in fondo, comunicare qualcosa se il mezzo quotidianamente adoperato, quella parole che crediamo immutabile, è costantemente suscettibile a costruzione fittizia, oltre che alla modificazione del tempo storico. E se la realtà insegna che non possiamo fare a meno di comunicare attraverso i più svariati mezzi espressivi, potremmo forse abbandonare l’idea che attraverso il linguaggio verbale o visivo, si affermi necessariamente e univocamente qualcosa, e che quel contenuto funzioni ugualmente in ogni contesto ambientale.

La nascita di un significato non è mai un’operazione autonoma ma necessita di una partecipazione: è la comunità che interagendo contribuisce alla produzione di contenuti, essa definisce, sovrappone continuamente usi e spazi legati alla comunicazione. Ed è ciò che accade all’interno di questo progetto artistico composito in cui Testini e Romano coniugano abilmente fotografia, video, e happening, dando vita a una riflessione ampia sulle modalità d’accesso alle informazioni, e sul senso di ogni atto comunicativo nella società contemporanea, in continua trasformazione tra costruzione e destrutturazione di valori e significati.

I contenuti multimediali delle opere saranno visualizzabili tramite i comuni dispositivi mobili, muniti di connessione internet e software tipo I-nigma o Scan, puntando il lettore QR-code (Quick Response Code) sul codice inserito nell’opera.

La mostra, ospitata presso la Galleria FORMAQUATTRO di Bari, prolung. via E. Caccuri 31, sarà visitabile  sino al 21 marzo.  Info: +39 080 561227 info@formaquattro.com.